martedì 30 marzo 2010

Il conto della serva


Come sono andate le elezioni regionali in Umbria?
Rispetto a 5 anni fa, a spanne:
- sono andati a votare oltre 63.000 umbri in meno (che per una piccola regione come questa sono tanti, quasi il 9% degli iscritti);
- a chi sono mancati questi voti? L'astensionismo ha penalizzato quasi esclusivamente la candidata del centro-sinistra: rispetto ai voti raccolti dai loro predecessori del 2005, la Marini (PD) ha preso 61.651 voti in meno, mentre alla Modena (PDL) sono mancate solo alcune centinaia di voti;
- l'emorragia all'interno del centro-sinistra ha colpito soprattutto il PD, che ha visto evaporare 59.000 voti, oltre un quarto dei consensi ottenuti dalla lista Uniti nell'Ulivo 5 anni prima.
Per carità, l'Umbria continua a rimanere "rossa" ma è un rosso sempre più esangue. Non sarebbe il caso di cominciare ad interrogarsi su come riacquisire il consenso perduto, magari partendo da una riflessione sui sempre più scarsi spazi di partecipazione che si stanno lasciando ai cittadini?

domenica 28 marzo 2010

The Berlusconi Show


BBC2 ha mandato in onda un bel reportage, The Berlusconi Show.
Lo so cosa state pensando, miei piccoli lettori: cheppalle, sarà l'ennesimo reportage giornalistico straniero dedicato a raccontare l'anomalia italiana agli ormai sempre meno stupefatti telespettatori esteri. Ebbene sì, si tratta proprio di questo. E dunque, ancora una volta, dovremo prendere atto che ciò che non sarebbe concesso ad un Primo Ministro di un qualsiasi paese civile, in Italia diventa titolo di merito. E perciò, teniamocelo.
Però, prendendo a prestito le parole di Severgnini, almeno questo si può dire: "la gara dell'Italia all'estero è in salita. Chi vuole correrla, per mestiere o per scelta, s'alleni bene, e non sprechi il fiato a lamentarsi."

venerdì 26 marzo 2010

Innovotiamoli

In questa desolante campagna elettorale, dove si parla di tutto tranne che di idee utili a migliorare il nostro futuro, qualcuno si è preso la meritoria briga di andarsi a leggere i programmi dei candidati alla presidenza delle Regioni, per trovare tracce di enunciazioni riferite alle politiche per l'innovazione e l'accesso alla rete.
Siccome l'argomento è caro al titolare qui presente, lo segnalo con riconoscenza.
(Certo, poi occorrerebbe anche misurare la distanza tra quello che si dice tanto per dire e quello che si vorrà - e potrà - effettivamente fare, ma la valutazione della credibilità dei candidati è proprio quella roba che siamo tutti chiamati a fare domenica. Mica posso fare tutto io qui...)

Il pensiero padano si libra su orate volanti


(via AtrocePensiero)

M***a 2.0


Si può taggare proprio tutto (fatta stamattina a Genova).

martedì 16 marzo 2010

L'idealtipo gugoliano


I suggerimenti di Google per il completamento automatico delle chiavi di ricerca, basati su criteri di popolarità, ci dicono tante cose sul profilo medio degli utilizzatori di Google (e dunque, per estensione, del web) oggi in Italia.
Insomma, l'italiano-tipo che va su internet nel 2010 è probabilmente un adolescente che:
- non distingue più la differenza tra accento grave ed acuto (ahimé, dove sei finita, maestrina dalla penna rossa? - non sarà un'osservazione acuta, ma l'errore è senz'altro grave);
- guarda molta tv ed è in balìa di Maria De Filippi (ho fatto una ricerca per scoprire chi minchia è Davide Flauto);
- è preoccupato dalle problematiche sentimental-sessuali (e in particolare ossessionato dalle umidità femminili - come mai le altre donne sì e la mia ragazza nisba?);
- è stupito di fronte ai grandi quesiti cromatici della vita (chissà se quando il cielo si faceva bianco per la neve, Michael Jackson diventava blu?).

Arigatò alla maremmana


Ristoranti di giapponesi che imparano l'italiano in Toscana
(via Phonkmeister)

lunedì 15 marzo 2010

Chi apre il periodo, lo chiuda

La grammatica essenziale
(Consigli di Ennio Flaiano a un giovane analfabeta che vuol darsi alla letteratura attratto dal numero dei premi letterari)

martedì 9 marzo 2010

Nengue in città

E da una striscia argentea di cielo,
che fra i neri edifici alta serpeggia,
neve e neve giù giù fiocca e volteggia
muta al tuo muto soffio, aria e gelo.
E nel freddo silenzio, a quando a quando,
fra i palagi di marmo, ove ancor bella
vive in refugi tepidi la vita,
qualche ombra umana affrettasi, pestando,
sotto il fioccar che ogni orma ne cancella,
quel candor molle come una fiorita.
(Giovanni Marradi)

In effetti, in questo palagio di marmo sta cominciando a fare freddino. La mia ombra umana si appresta ad affrontar l'aria di gelo. Sperando solo di non sguisciolar spatasciandomi sul candor molle.

lunedì 8 marzo 2010

Please


So please, oh PLEASE, we beg, we pray,
Go throw your TV set away,
And in its place you can install,
A lovely bookshelf on the wall.
Roald Dahl, Charlie and the Chocolate Factory

(foto: dal Mobiliario humano di David Blázquez)

Facebook


(da pretty much just like you)

Please

So please, oh PLEASE, we beg, we pray,
Go throw your TV set away,
And in its place you can install,
A lovely bookshelf on the wall.
Roald Dahl, Charlie and the Chocolate Factory

Sostanza

Tecnicamente si può già parlare di dittatura. Forse non ce ne siamo ancora accorti perché siamo abituati ai colonnelli greci o alla giunta militare cilena. Ma quello che conta è la sostanza, non la forma. Oggi è inutile mandare i carri armati per prendere il controllo delle principali reti televisive, basta cambiare i direttori. Non serve far bombardare la sede del parlamento, è sufficiente impedire agli elettori di scegliere i parlamentari. Non c’è bisogno di annunciare la sospensione di giudici e tribunali, basta ignorarli. Non vale la pena di nazionalizzare le più importanti aziende del paese, basta una telefonata ai manager che siedono nei consigli d’amministrazione. E l’opposizione? E i sindacati? Davvero c’è chi pensa che questa opposizione e questi sindacati possano impensierire qualcuno? Gli unici davvero pericolosi sono i mafiosi e i criminali, ma con quelli ci si siede intorno a un tavolo e si trova un accordo. Poi si può lasciare in circolazione qualche giornale, autorizzare ogni tanto una manifestazione. Così nessuno si spaventa. E anche la forma è salva.
Giovanni De Mauro – Internazionale
(via phonkmeister)

A Roma quando il tempo scade, scade


Non capisco perché i 500 spettatori che hanno assistito - prima allibiti poi furenti - all'interruzione del concerto perché sforava oltre l'orario di chiusura del Pantheon non si siano appellati a Napolitano per trovare una soluzione politica.

sabato 6 marzo 2010

One step beyond


Nadia Urbinati su Repubblica ieri sosteneva che
Il nostro paese è sul crinale di un baratro politico e criminale

e concludeva, dopo aver argomentato con dovizia di particolari, affermando lapidaria che
questa maggioranza non può salvarci.

Ora, io condivido in pieno la prima affermazione ma, cara professoressa Urbinati, mi permetto di dissentire fermamente sul fatto che l'attuale maggioranza non sia in grado di fare niente.
Siamo sull'orlo del baratro, è vero. Ma sono arcisicuro che questa maggioranza abbia tutte le carte in regola per farci fare un passo avanti.

venerdì 5 marzo 2010

Non fanno tenerezza?

REGIONALI/LOMBARDIA: LEGALI PDL ARRIVANO AL TAR CON 10 MINUTI RITARDO

(ASCA) - Milano, 4 mar - Le porte del Tar lombardo erano gia' chiuse da 10 minuti quando l'avv. Luca Giuliante, legale rappresentante del listino Formigoni, si e' presentato davanti ai cancelli del tribunale amministrativo regionale per presentare il ricorso contro la sentenza della Corte d'Appello che esclude dalla competizione elettorale il listino dell'attuale governatore.

(grazie wittgenstein)

giovedì 4 marzo 2010

Un terremoto ti allunga la vita


A voler pensare positivo, anche nelle tragedie un lato confortante si trova sempre.
Sembra che il terremoto che ha colpito il Cile sia stato così potente da aver spostato l'asse terrestre di qualche centimetro. L'effetto collaterale è l'accorciamento della durata delle giornate, visto che il movimento di rotazione della terra impiegherebbe 1,26 microsecondi in meno (un microsecondo equivale ad un milionesimo di secondo).
Analogo fenomeno era stato calcolato dopo il sisma di Sumatra. Se si sommano gli effetti dei due terremoti, siamo a circa 8 microsecondi risparmiati al giorno. Un bel gruzzoletto, no?
Facendo un calcolo spannometrico, grazie a questo accantonamento quotidiano, se uno campasse 80 anni allungherebbe la sua vita di oltre 23 centesimi di secondo.

Io già sto cominciando a pensare come impiegarlo, tutto questo tempo in più.
Ma tanto, son sicuro, in quei 23 centesimi di secondo pioverà.

L'ego

Perché un blog?

(da un progetto di Ivan Puig)