martedì 30 novembre 2010

"La speranza è una trappola"


"Questa generazione di italiani è corrotta, malata, ha perso la dignità, l'orgoglio. Va spazzata via.
Speranza è una brutta parola, non si deve usare. Mai avere speranza, la speranza è una trappola, è una cosa infame inventata da chi comanda.
Se vuole riscattarsi ci vorrebbe una bella rivoluzione. Il riscatto non è una cosa semplice, è doloroso, esige anche dei sacrifici."
Ci mancherà, il Maestro.

lunedì 29 novembre 2010

Lino Banksy

Lino Banksy - Arte di streda
(via gravità zero)

In mutande nella dacia

Quel che a noi italiani dovrebbe fare più vergogna è che nemmeno in una situazione come questa, in cui tutti sono messi allo stesso modo alla berlina, ci spetta un posto dignitoso nella gerarchia del male possibile. Che so: un piano di politica internazionale efferato, un progetto visionario e malvagio di dominio del mondo. Niente. Gli altri alla berlina, noi in mutande ai piedi del letto.


Concita De Gregorio oggi sul suo blog

WikiLicking

WikiLeaks sta al giornalismo come il porno al sesso: trasparenza, eccesso, evidenza, esibizione, sono solo alcune delle tante, troppe caratteristiche che hanno in comune. I documenti che WikiLeaks pubblica sono l’equivalente giornalistico dei primi piani di dettagli anatomici nel porno: tanto estenuanti e ripetitivi quanto ipnotici e “veri”. I lettori di WikiLeaks sono dei voyeur che vogliono vedere il proibito, il “re nudo” in modo crudo, accessibile e protetto dall’anonimato della Rete. Quella di Wikileaks non è informazione, è pornografia: non c’è traccia di notizia in nessuno dei “documenti riservati” pubblicati in questi mesi. Solo ridondanza, come nel porno. Chi non sapeva che in guerra muoiono dei civili? Chi ancora non sapeva che la Cia ha torturato prigionieri? Che Berlusconi fosse incapace, vanitoso, “portavoce di Putin” e dedito a “festini selvaggi” grazie, ma lo sapevamo già. Così come sapevamo da tempo che la Russia è uno “stato di Mafia”, che Sarkozy è un “imperatore nudo”, che Karzai è un imbecille, Ahmadinejad uno psicopatico e Gheddafi un imbecille psicopatico. E che tutte queste cose gli USA le pensassero… beh, eravate così ingenui, pardon, idioti da credere che non fosse così?
Saverio Raimondo (via Coq Baroque)

mercoledì 24 novembre 2010

La Storia

MILANO - «La Russa come D'Annunzio». A suggerire il titolo è stato lo stesso ministro della Difesa, protagonista in Afghanistan di un volantinaggio dall'elicottero. Il poeta lanciò manifestini su Vienna, il ministro della Difesa li ha lanciati invece sul villaggio di Bala Murghab, nel nordovest dell'Afghanistan, in prossimità nell'avamposto militare italiano guidato dall'8 reggimento alpino. (Corriere della Sera)
E’ noto che la Storia si ripete, la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa. Quando era già una farsa la prima volta, la Storia non sa che cazzo fare. (gravita' zero)

Time is on my side

Letterpress Print - Wasted Time (via the form of beauty)

giovedì 18 novembre 2010

Un sacco di auguri


Lei ha paura di volare?
Macché. Serpax 15, se conosci il Serpax non lo molli più: gli fa un mazzo così all’aereo, ti dà anche un po’ di buonumore: la migliore benzodiazepina che abbia mai conosciuto.

Maledetto il giorno che t’ho incontrato insegna.
Quel film è stato un po’ terapeutico. C’era molto di me: l’amore per la musica rock, per Jimi Hendrix, per l’Inghilterra, la psicanalisi, l’ipocondria. Molti tra il pubblico si ritrovarono: non sapete quanta gente parte con i sacchi delle medicine.

Anche lei?
Quando arrivai in Inghilterra avevo portato la Magnesia San pellegrino. Come entro a Londra, alla dogana mi fanno aprire la valigia. C’era una polvere bianca in un sacchetto, l’agente me guarda e dice: “What is this?“. Io l’inglese lo parlavo poco, non sapevo come dirgli che mi serviva per andare in bagno.

No cocaine, laxative powder.
Eh si. Me la sono messa sulla lingua per fargli vedere che era effervescente. E facevo il gesto sulla pancia per dire “funzioni corporali”. Attorno m’insultavano tutti: “ma che ti porti sempre ‘ste medicine dietro…”
Carlo Verdone compie sessant'anni e sfoglia l'album dei ricordi in un'intervista a Il Fatto Quotidiano

mercoledì 17 novembre 2010

Bunga-Bunga Nation


L'immagine (quanto mai appropriata) è tratta da un impietoso articolo di Newsweek
 Secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, che misura il divario di genere in termini di opportunità, l'Italia risulta al 74esimo posto della classifica mondiale, ultima in Europa. In particolare ci penalizzano l'accesso e le opportunità delle donne nel mondo del lavoro e il divario particolarmente pesante a livello di salari (le donne italiane guadagnano in media il 50% degli uomini).
Negli ultimi anni c'è stato addirittura un arretramento: mentre l'86% dei paesi presi in esame ha registrato un miglioramento delle differenze di genere, noi stiamo scivolando indietro.
Mi è venuto in mente che forse c'è una correlazione diretta tra la classifica nel trattamento delle donne (74esimo posto, in aumento) e l'età del presidente del Consiglio (74 anni, in aumento).
Considerando che B. è stato definito "tecnicamente immortale", fate un po' voi...

Lu pilu è tratto

Sta per aprirsi la crisi di governo e inevitabilmente - ma anche spessatamente - c'è già chi ha cominciato la campagna elettorale. E' Cetto Laqualunque, sul grande schermo dal 21 gennaio con Qualunquemente, con Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo, Luigi Maria Burruano e la Banda Osiris in colonna sonora.
Io, infattamente quantunquemente e chicchessia, lo voterò.

giovedì 11 novembre 2010

L'ombelico dal mondo

E' una forma di collezionismo sufficientemente originale da garantirvi una certa notorietà, non costa niente, è ambientalmente sostenibile, occupa relativamente poco spazio, richiede solo pochi secondi al giorno per essere arricchita. E poi, come disse G.K. Chesterton, "Non esistono cose non interessanti, esistono solo persone non interessate".

Perciò, non vedo cosa mai stiate aspettando, tutti voi là fuori, a seguire l'esempio di Graham Barker da Perth, Western Australia, e ad iniziare a collezionare batuffoli di lanugine dal vostro ombelico.

Le migliori annate di pelo ombelicale da Graham



Comunicati ministeriali in Italia

E' vera, giuro.
La trovate qui.

martedì 9 novembre 2010

Ed elli avea del cul fatto trombetta*

Alessandro Sallusti su Il Giornale di oggi, a proposito del programma di Saviano e Fazio di ieri sera, sostiene che
I fatti concreti smentiscono il luogo comune che il berlusconismo sia in balia del vento che nasce dalla pancia del Paese quando le classi sociali più deboli si sentono minacciate e si adoperano quindi per cambiare il proprio futuro.

Il "vento che nasce dalla pancia del Paese"?!?
Come dire che chi ci governa è alla mercè dei gas intestinali, sottomesso al giogo delle flatulenze, in procinto di essere spazzato via da uno sciame di puzzette.
Tremate, berlusconidi, una scorreggia vi seppellirà.
___________
* Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inf. XXI, 139

Gianfranna tutta panna

(ispirata da prostata)

I Fondamentalisti di Geova

"E' in arrivo una temibile minaccia terroristica che nasce dall'unione di due sette fondamentaliste. Una è islamica, l'altra sono i Testimoni di Geova". Si fanno chiamare I Fondamentalisti di Geova e minacciano di far esplodere i citofoni nelle case la domenica mattina. (Gene Gnocchi, Raitre)
(via Dekoder)

lunedì 8 novembre 2010

Aforismi concatenati della domenica

L’imbecille dubita che l’interlocutore sia alla sua altezza. Il sapiente dubita di essere all’altezza dell’interlocutore.

L’imbecille, infatti, è pieno di sé, mentre il sapiente è pieno dell’altro e dell’altrove.

Per via di questo diverso rapporto con l’altro, l’imbecille è convinto* di essere sapiente, mentre il sapiente non esclude la possibilità** di essere imbecille.

Da questo paradosso deriva l’eterna maledizione del mondo, condannato da non so quale nume ironico a essere dominato dagli imbecilli.

Quanto a me, non escludo la possibilità di essere il re degli imbecilli.

——
* L’imbecille è sempre convinto di qualcosa.
** Il sapiente tende a pensare in termini probabilistici, quindi non sarà mai pienamente convinto di alcunché.

(letturalenta)
(Sì, lo so che è lunedì, ma mica potevo aspettare sei giorni solo per sentirmi la coscienza a posto come ribloggatore titolisticamente corretto.)

mercoledì 3 novembre 2010

Lacrime nella pioggia

(ANSA) – ROMA, 2 NOV – «All’amico Aurelio Mancuso dico che è assolutamente comprensibile la sua reazione alla battuta di oggi del Premier. Nello stesso tempo, ho fiducia in Silvio Berlusconi come politico e come persona: conosco bene il suo rispetto assoluto di ogni identità, orientamento e preferenza». Così Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. « Da liberale e da laico – spiega – non sarei stato e non starei in un luogo politico che ritenessi omofobo o discriminatorio. Il buon lavoro del ministro Carfagna testimonia un’attenzione vera e non di facciata, che non ha molti precedenti nella storia dei governi italiani. Nel mio piccolo, la mia stessa presenza, come moltissime altre, è la testimonianza di come l’impegno laico e liberale possano stare e vivere nel Pdl e nel centrodestra italiano guidato da Silvio Berlusconi. Caro Aurelio, mi ritengo anch’io impegnato in concreto: sono fiducioso e convinto che i fatti, prima e più di ogni parola, dissiperanno le ombre e la pagina spiacevole di oggi».

(ANSA)-ROMA, 2 NOV – pochi minuti dopo «Ha ragione il ricchione. Figuratevi se io potrei mai [...]etc ». (S.B.)


Makkox, attualmente, mi pare di gran lunga il più lucido commentatore di questa palude italiana. A forza di una serie impressionante di vigne feroci e illuminanti, coglie fulmineo l'essenza di quel che accade. Meglio di qualunque analista politico. Come si fa a non volergli bene?
che poi silvio è il perfetto zelig oratore. nel senso che s’accorda alle vibrazioni della platea, ma non solo nel linguaggio o nei valori: lui DIVENTA la summa dell’essenza nucleare dei suoi interlocutori.
proprio come il personaggio geniale immaginato da woody allen, silvio, posto di fronte a un pubblico di rabbini ortodossi diverrebbe Mosè e maledirebbe il vitello d’oro, pur possedendone due a grandezza naturale nel bagno di servizio ad Antigua
Non è cattiveria, ipocrisia o stupidità, la sua, è dirty talking da gangbang, son parole sconce che si dicono mentre si scopa con i presenti, non hanno valore fuori da quel contesto, quindi non sono universalmente così gravi.
Solo occorre ricordare che ogni volta che parla a un gruppo di più di tre persone, inizia a fotterselo.