venerdì 16 luglio 2010

Per la poesia senza poeti

è probabile che il problema della poesia siano i poeti. il termine poeta -che giustamente crea brividi e imbarazzo ai più- andrebbe abolito. andrebbe legislato che tutte le poesie debbano essere depositate in forma rigorosamente anonima, pubblicate in sillogi casuali stampate su carta grigia, distribuite gratuitamente su autobus e treni, con minimo 10 anni di ritardo dal deposito. solo allora riacquisterebbe un senso, una preziosità.

“I poeti, che brutte creature / Ogni volta che parlano è una truffa”

Chiude i battenti brullonulla, un blog di cui non conoscevo assolutamente l'esistenza fino ad oggi. E che già mi manca.

2 commenti:

  1. Anonimo16.7.10

    I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
    (Roberto Vecchioni)

    Ah, ci sono tante cose fra cielo e terra, di cui soltanto i poeti hanno sognato qualcosa (Friedrich Nietzsche)

    Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso (Alda Merini)

    PS Senti, non si diceva "legiferato"?

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  2. PS: si, ma io riportavo una citazione altrui

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