venerdì 3 settembre 2010

Toh, una bella sorpresa

...sarò pur strano e inaffidabile,
tutto quello che vuoi tu,
ma non mi dire che non senti niente,
se ti stringo forte
e fai dei sogni pirotecnici,
dacché dormi accanto a me,
giuri che è una coincidenza poi sorridi...
L'altra sera ho visto per la prima volta i Nobraino, in concerto a Spello (PG). Confesso che non ne avevo mai sentito parlare (qualche mese fa sono stati ospiti nel salotto della Dandini ma me li sono persi) e dico subito che è una band che va tenuta d'occhio. Un po' perché sono bravi e ne sentiremo parlare ancora, un po' perché sono proprio dei pazzi scatenati.
Band indie-rock, sanguigna e irriverente, bizzarra ma solida, guidata da un frontman, Lorenzo Kruger, funambolico e beffardo, capace di conservare il suo magnetico timbro vocale anche nelle situazioni più scomode (a testa in giù, nuotando tra le siepi, scalando tetti...). Qualche cover non scontata (De André, Capossela, ma anche Toto Cutugno e Raoul Casadei) ma soprattutto brani propri (sono al terzo disco): storie stravaganti, testi di spessore, atmosfere tra il grottesco e lo struggente, arrangiamenti non scontati, eseguiti in stile teatrale.
Insomma, se vi capitano a tiro, mettetevi in tenuta da pogata e andateli a vedere.

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