giovedì 24 marzo 2011

Vecchi coccodrilli

Il necrologio funebre apparso sul New York Yimes per ricordare Elizabeth Taylor è stato scritto da un giornalista deceduto quasi sei anni prima. (via gravità zero)

In Italia si tende a pensare che i necrologi siano una forma di giornalismo di serie B, magari da affidare a qualche novizio o a vecchi giornalisti in declino. Nel mondo anglosassone invece l'obituary rappresenta un vero e proprio genere letterario. Con qualche distinzione: gli inglesi non descriverebbero mai nei minimi dettagli le malattie che hanno causato la morte come piace invece fare agli americani, mentre questi ultimi non vedono di buon occhio l'eccesso di pettegolezzo che si trova nella stampa mortuaria inglese.
Richard Pearson, famoso specialista di necrologi del Washington Post, soleva dire: «A me i pezzi li assegna Dio».

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