giovedì 10 giugno 2010

L'illusioniste


Esce la prossima settimana in Francia L'illusioniste, secondo lungometraggio animato di Sylvain Chomet. Qualcuno di voi si ricorda il primo, Appuntamento a Belleville? Uscito nel 2003, bellissimo film di atmosfere malinconiche e surreali, ricco di trovate geniali, citazioni, personaggi commoventi e grotteschi (indimenticabile il tozzo cane Bruno, coi suoi poetici sogni), descritti con tratto leggero e raffinato. (Detto tra parentesi: sarò troppo retrò se dico che per me non c'è confronto tra il calore del disegno fatto a mano, fotogramma dopo fotogramma, e le pirotecniche meraviglie dell'animazione digitale 3D?)
Questo secondo film, tratto da una sceneggiatura inedita di Jacques Tati, narra la storia di un antiquato prestigiatore, la cui vita viene cambiata dall'incontro con una giovane ragazza. I trailer che girano sembrano non deludere le aspettative, speriamo piuttosto che il film riuscirà ad arrivare sugli schermi italiani, ancora non se ne sa molto.
Da segnalare, invece, una dolorosa e finora sconosciuta vicenda umana che l'uscita di questo film ha fatto emergere. La sceneggiatura è stata consegnata nel 2000 a Chomet dalla figlia di Tati, Sophie, due anni prima della propria morte. Ora è venuta allo scoperto una figlia illegittima di Tati, Helga Marie-Jeanne Schiel, la cui famiglia ritiene che questa storia rappresenti una sorta di messaggio alla figlia adolescente non riconosciuta. A quanto riferisce l'Observer, i tre figli di Helga, che ora vivono in Inghilterra, considerano la sceneggiatura come la risposta di Tati alla vergogna di aver abbandonato la prima figlia, l'unico riconoscimento pubblico della sua esistenza. Un motivo in più per gustarsi la visione del film.

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