lunedì 7 giugno 2010

Povca tvoia


In un rigurgito di entusiasmo liberalizzatore, Tremonti ha proposto di "modificare l'articolo 41 della Costituzione in modo da sospendere per due-tre anni le autorizzazioni per le piccole e medie imprese, la ricerca e le attività artigiane". Vedremo oggi quale sarà la proposta concreta che ha annunciato di voler portare al Consiglio Ecofin. Intanto, anche se l'esegesi di Tremonti non rientra propriamente tra i miei hobby preferiti, qualche domandina sorge spontanea.
L'art. 41 della Costituzione recita:
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Ora, quale sarebbe, di grazia, la parte dell'articolo da modificare? L'iniziativa economica privata non dovrebbe essere libera? Ci mancherebbe.
Potrebbe svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o danneggiando sicurezza, libertà e dignità? Bè, qui forse la tentazione di legalizzare il comportamento di chi, ben oltre la già troppo diffusa indegnità del precariato, lucra risparmiando sulla sicurezza dei luoghi di lavoro o sfruttando nuove forme di schiavitù potrebbe far capolino, ma direi che inserire questa possibilità addirittura tra i princìpi della Costituzione sarebbe troppo anche per un governo di centrodestra.
Resta il terzo comma, quello secondo il quale è la legge a determinare quali sono i controlli e le autorizzazioni a cui è sottoposta l'iniziativa economica. Vogliamo semplificare gli adempimenti? Benissimo. Si proceda cambiando le leggi che li regolano, che bisogno c'è di affrontare un complesso iter di modifica costituzionale?
Tremonti, in un'intervista al Corriere, dice che vorrebbe fare una norma "rivoluzionaria" per cui "tutto è libero tranne ciò che è vietato dalla legge penale o europea. Per due o tre anni". Ma non è pura demagogia in un sistema normativo come il nostro, lontanissimo dalla common law anglosassone? E come si tradurrebbe in Italia, ci consentirebbe di "parcheggiare in quinta fila"? E poi perché per 2 o 3 anni? Che vuol dire, che al quarto anno tornano in auge adempimenti burocratici, autorizzazioni, lacci e lacciuoli?
Il sospetto è che, come al solito, quando non si sa come uscirne si evoca il bersaglio grosso (La Grande Riforma Costituzionale) per poi lasciare le cose come stanno (lasciandosi, ça va sans dire, naturalmente aperta la possibilità di proclamare a gran voce "vedete? volevamo farlo, non ce l'hanno lasciato fare").

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