mercoledì 9 giugno 2010

Tagli e frattaglie


Il Dipartimento della Funzione Pubblica (Brunetta, per capirsi) ha un marchio - PAQ, per una pubblica amministrazione di qualità - che "promuove iniziative per sostenere le amministrazioni impegnate a migliorare la propria performance e la qualità dei servizi pubblici".
Qualche conto, però, non mi torna.
Con quali competenze aggiuntive i pubblici dipendenti riusciranno a portare a regime le pur meritorie iniziative di modernizzazione della PA (come la PEC ad esempio), se non si investe nello sviluppo di professionalità e si dimezza di netto la formazione?
E su quali energie creative si può basare la spinta necessaria per innovare la PA se di concorsi non se ne fanno, il turnover è bloccato e i giovani non riescono ad accedervi?
E come si può convincere un dipendente pubblico che si sta dando un grande rilievo alla valutazione del suo operato in termini di performance, se poi gli si blocca lo stipendio al livello dell'anno precedente, indipendentemente dall'esito della valutazione?
Boh, a me pare che qualcuno ci stia tirando il solito... paq.

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